Settantesimo della liberazione di Pesaro

un momento dei nostri walscape

SOGGETTI ORGANIZZATORI: associazioni Quatermassx, Etra, Macula, Fondazione Pescheria. basamento statua garibaldi
IN COLLABORAZIONE CON: ANPI- Biblioteca Bobbato,
TITOLO: TRACCE DI GUERRA
LUOGHI: dalla Pescheria a Piazzale Garibaldi
PERIODO: 9 marzo 2014
DESTINATARI: adulti, famiglie

Le associazioni Quatermassx ed Etra organizzano DOMENICA 9 MARZO 2014 alle ore 10 il primo Walkscape dedicato alla rilettura dei luoghi della guerra a Pesaro. Il percorso prevede una camminata dalla Pescheria a Piazza Garibaldi.

I walkscape non sono delle visite guidate, ma delle camminate in cui il territorio viene riletto a partire da reperti urbani – tracce, segni, oggetti, suoni – che possono essere raccolti, fotografati, disegnati.

L’obiettivo è ricostruire delle mappe – sonore, tattili, visive, verbali – in cui al dato tecnico si sostituisce una narrazione fatta di frammenti. Immagini d’archivio accompagnano la rilettura dei luoghi dei bombardamenti.
A Settant’anni dalla Liberazione (2 settembre 1944 – 2014) vogliamo ricordare che gli spazi della nostra quotidianità sono stati testimoni di momenti tragici.

I risultati del walkscape, quindi di tutti di partecipanti, contribuiranno a costruire la mostra dedicata al settantesimo della liberazione prevista per il 2 settembre, che avrà un primo momento di sviluppo in una mostra che inaugurerà il 25 aprile.

Si ringrazia la Medstore per il prezioso supporto.

 

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portale tribunale

La storia

Oggi il nostro occhio, grazie alla televisione, è abituato a vedere gli spazi urbani devastati dalla guerra (Damasco, Gaza, Kabul, Bagdad, Sarajevo, ecc.) ma li viviamo con estrema distanza, come fatti che mai potrebbero intaccare la nostra vita.
Invece fatti analoghi hanno toccato e segnato la nostra terra e perché ciò non si ripeta è bene non dimenticare.

Il 2 giugno il Ministero dell’Interno ha conferito alla città di Pesaro la medaglia d’argento al merito civile per “il modo in cui la popolazione pesarese seppe reagire agli orrori della guerra”.

Oltre alle numerose vittime civili, anche il “tributo edilizio” pagato da Pesaro e dintorni alle vicende belliche fu elevato. Il centro storico di Pesaro fu selvaggiamente demolito: venti palazzi distrutti dalle mine tedesche lungo il Corso XI Settembre; sedici palazzi lungo Via Branca; in tutto oltre 310 edifici distrutti nel centro storico; nella periferia, appena il 15%: delle case non furono distrutte. Furono anche distrutti, lungo la vallata del Foglia, la maggior parte dei paesi e abitati, dei ponti, delle fabbriche (a Pesaro la distruzione riguardò le fabbriche Benelli, Montecatini, le filande della seta, la fabbrica del ghiaccio, i molini Albani, l’acquedotto civico, il gasometro, i pescherecci), l’abbattimento delle piantagioni e delle case coloniche lungo tutta la vallata, mentre l’organizzazione tedesca “Todt”, reclutando obbligatoriamente anche operai italiani e prigionieri di guerra, realizzò fortificazioni, bunker, camminamenti, trincee, fortini, campi minati e un grande fossato anticarro che correva lungo l’intera vallata a fianco della strada statale.
Questa sommaria elencazione delle principali vicende che hanno preceduto la battaglia per lo sfondamento della Linea Gotica e la liberazione dell’intera provincia pesarese, nonché l’apporto consistente dato dalle forze partigiane guidate dal Comitato di Liberazione Nazionale, che si costituì subito dopo il 25 luglio 1943 per iniziativa dei rappresentanti dei partigiani antifascisti, costituiscono una probante attestazione di quanto i pesaresi hanno fatto, sopportato e subìto in quel difficile periodo storico.

 

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Walkscape 70esimo1

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